15 Georegali sotto l’albero – Edizione 2019
Fra due settimane o poco più, Natale arriverà, e come consuetudine, ecco arrivata la selezione dei Georegali per questo 2019! La tradizione vuole che vi proponga 25 Georegali, ma ahimè, quest’anno non sono riuscita a raggiungere la fantomatica quota, perchè avrei rischiato di proporvi idee già viste nei precedenti anni. Ma qualcosa ho raccolto, la mia ricerca qualche frutto l’ha portato, dunque anche quest’anno Giovani Geologi allo Sbaraglio vi augurerà un Buon Natale con un po’ di proposte per regali a tema geologico, ottimi per Natale ma perfetti anche per ogni periodo dell’anno, anzi, per ogni Sessione di Laurea 😂
Due settimane fa, in vista del Black Friday, vi avevo mostrato cosa Amazon offre, dal punto di vista di minerali e campioni grezzi: se miravate ad un regalo di questo genere, nell’articolo potrete trovare alcune ispirazioni, dalle più semplici alle più sottili. Oggi invece spazieremo, senza limiti di tipologia di regalo o sito Internet.
Se invece volete dare un’occhiata alle proposte degli anni scorsi, cliccate QUI per le proposte 2018, e QUI per le proposte 2017! Trovate tutti quei prodotti anche alla pagina dedicata sul sito!
Spero vi piacciano queste proposte 2019! Buona ricerca del regalo perfetto!
1- Rifrattometro Portatile per aspiranti Gemmologi
Fra qualche mese farò un bel viaggio che mi porterà dall’altra parte del mondo, in una parte del mondo ricca di gemme e colori, di minerali e fossili, di natura e geologia. Una terra ricca di preziosi, e di mercati dove trovare a piccolo prezzo gemme di qualsivoglia qualità. Tuttavia, da buona geologa, non riesco a fidarmi dei pezzi venduti, in quanto, senza i dovuti controlli, potrebbero essere altri minerali, altri semipreziosi, altri materiali, fino al vetro addirittura. Il corso di gemmologia ha fatto il suo dovere. E proprio del corso di gemmologia fatto all’università, ho un ricordo cristallino dei test che facevamo per riconoscere e distinguere gemme simili, semipreziosi da preziosi, semipreziosi da vetro, spinello da zircone, zircone da diamante, e così via. E chi c’era ad aiutarmi? Un piccolo rifrattometro per il calcolo dell’indice di rifrazione e un bilancino per la densità: con questi due strumenti e un pò di ricerca, si riusciva a capire se la gemma che stavo osservando fosse ciò dichiarato o qualcos’altro.
Proprio per questo, ho pensato che, forse, un rifrattometro portatile potesse essere una parziale soluzione al mio problema: capire, nonostante fossi fuori dall’università, lontano da laboratori e analisi chimiche, se la gemma che stavo per acquistare fosse realmente ciò che credevo di comprare. So che non potrò solo con il rifrattometro avere una certezza al 100%, però potrò escludere alcune alternative.
Dunque, perchè non proporlo come regalo per un aspirante Gemmologo? Pensateci, potrebbe essere un regalo carino di Laurea! D’altronde è sempre uno strumento utile nel caso si scegliesse quel percorso.
E così mi sono fatta un autoregalo per Natale.
2 – Monografie e approfondimenti di BGEO
Prima di arrivare al Profano (“consacrato” sopratutto dal Georegalo n°14), continuiamo sulla linea del Sacro: vi propongo dunque un bell’ebook di approfondimento, che male non fa mai! La casa editrice BGEO (con curatrice la geologa Patrizia Dalu) sta realizzando una serie di monografie tematiche e approfondimenti su vari aspetti della geologia applicata e del mondo della professione.
Il sito si sta arricchendo man mano di nuove uscite: ad oggi sono disponibili all’acquisto solo tre volumi, ma è tutto in continuo aggiornamento! Di seguito la collezione completa (finora, ossia dicembre 2019). Sul sito ufficiale di BGEO e sulla pagina Facebook potrete rimanere aggiornati sulle prossime uscite!
Ebook ora disponibili:

Ebook in prossima uscita:
- IL PIANO DI INDAGINE
- LA PROVA DI TAGLIO
- LA RELAZIONE GEOTECNICA. PARTE GENERALE
- LA RELAZIONE SISMICA
- LA RELAZIONE SULLE INDAGINI
- LA SEZIONE DI PROGETTO
- LE CARTE DEGLI INQUADRAMENTI
- SCORRIMENTI PLANARI
La collana completa delle monografie sarà così composta:
- A. LA RELAZIONE SULLE INDAGINI
- B. LA RELAZIONE GEOLOGICA
- B1. IL MODELLO GEOLOGICO
- C. LA RELAZIONE SISMICA
- D. LA RELAZIONE GEOTECNICA. PARTE GENERALE
- D1. IL MODELLO GEOTECNICO
- D2. LE PROVE DI LABORATORIO
- E. LA RELAZIONE GEOTECNICA. PARTE SPECIFICA PER O/I
- E1. I PENDII NATURALI
E’ un progetto interessante e molto ambizioso, quindi non resta che rimanere aggiornati sulle prossime uscite!
3- Mappamondo Geologico
Girando su Aliexpress, ho trovato questo mappamondo….ma non un mappamondo come tutti gli altri…..un mappamondo che mostra l’interno della terra! Credo venga utilizzato a scopo didattico, ma è talmente affascinante che lo comprerei per me, giusto a decorazione di una bella libreria con i libri dell’università, accanto, chessò, ad un bel geode ed una bussola. Lo so, ho molta immaginazione.
Eccolo qui! Se fa venire l’acquolina agli occhi anche a voi, lo potete trovare su Aliexpress a questo link! Costa $58.99, ossia 53,21€ al cambio attuale.
Uniche due pecche? Tempi di spedizione (un mese); sono indicati i vari continenti e i vari strati, ma in lingua cinese! Facessero un modellino del genere anche in inglese/italiano sarebbe perfetto!
E cerca che ricerca, li ho trovati in inglese, ma a prezzi molto più elevati! C’è da dire però che sono molto più dettagliati e scientificamente corretti! Trovate i link e i prezzi di seguito.
1) EARTH GEOLOGICAL GLOBE (CGMW) – 120€
2) Geological Globe of the World (Real World Globes) – 240€
3) Geological Globe of the World – 450$
4 – Ferrofluido Magnetico
Non dico nulla, guardate il video e capirete…….
Ebbene, vi presento il magico Ferrofluido.
Il ferrofluido è un liquido che contiene piccolissime particelle ferromagnetiche (magnetite). La grandezza di queste particelle è pari soltanto a pochi nanometri (0,00001 mm). Pertanto, il liquido reagisce molto fortemente alla presenza di campi magnetici: non appena un magnete potente (calamite di neodimio sono il top) si avvicina al ferrofluido, si formano innumerevoli punte/aghi. Con un po’ di abilità e pazienza si possono costruire affascinanti sculture (vedi video sopra). Una quantità di 10 ml di ferrofluido rendono molto, pertanto con una provetta/bottiglia potrete realizzare diversi esperimenti.
Potete vedere qualche offerta su Amazon (qui sotto), oppure acquistare da Supermagnete.it.
5 – Minerali Fluorescenti
I minerali fluorescenti appartengono alla categoria dei minerali luminescenti che, sottoposti a sollecitazioni di diverso tipo, presentano un colore diverso da quello mostrato in luce naturale.
In particolare, i minerali fluorescenti, quando irraggiati con luce ultravioletta, raggi X o raggi infrarossi, sono capaci di emettere temporaneamente radiazioni luminose diverse da quelle che emettono alla luce naturale. Il termine fluorescenza deriva da quello del minerale fluorite (CaF2), il primo in cui questo fenomeno fu osservato. I colori di fluorescenza non sono relazionati al colore naturale del minerale e possono variare anche nell’ambito di una singola specie mineralogica, quando presenti altri elementi chimici, come tungsteno, molibdeno, piombo, boro, titanio, manganese, uranio e cromo, chiamati per l’appunto “attivatori della fluorescenza”. Alcuni minerali risultano sempre fluorescenti, altri lo diventano solo se presentano difetti reticolari. Inoltre, alcuni minerali (es. la calcite) sono fluorescenti solo per una determinata lunghezza d’onda della luce, altri (es. l’autunite e la willemite) sono fluorescenti per lunghezze d’onda differenti, mostrando lo stesso colore o cambiandolo.
Si parla, invece, di fosforescenza se l’emissione della luce persiste anche quando cessa l’irraggiamento.
Ma quali sono i minerali che presentano fluorescenza? Non sono relativamente molti, o meglio, la maggior parte dei minerali non presenta una fluorescenza nettamente visibile, solo il 15% dei minerali in natura presenta una fluorescenza ben visibile. Potete trovare QUI una lista aggiornata dei minerali che presentano fluorescenza.
Ma come osservarla? in commercio esistono diversi tipi di lampade, che producono raggi a diversa lunghezza d’onda; le lunghezze d’onda che a noi interessano sono quelle proprie degli UVC (onde corte) ed UVA (onde lunghe), in quanto scatenano, in modo differente da minerale a minerale, l’effetto di fluorescenza. In particolare mi concentrerò su gli UVA, in quanto non sono pericolosi per la nostra salute, a differenza degli UVC che potrebbero danneggiare i nostri occhi.
Le lampade ad UVC sono indicate solo a chi ha maggiore esperienza, poichè possono provocare danni irreversibili alla vista (nel caso decidiate di acquistare lampade ad UVC, ricordatevi di munirvi sempre di occhiali protettivi contro gli UVC). La maggior parte dei minerali fluorescenti mostra fluorescenza ai raggi UVC, dunque collezionisti e ricercatori preferiscono acquistare lampade nelle quali è possibile alternare UVA ed UVC all’occorrenza, cambiando “lampadina”.
I raggi UVA (onde corte) permettono di visualizzare l’effetto di fluorescenza su minerali come Calcite, Aragonite, Quarzo, Fluorite, Manganocalcite e Scapolite e molti altri. Per produrre raggi UVA dovrete munirvi di Lampade di Wood o di lampadine Black light (sono le stesse utilizzate in discoteca per vedere l’effetto di trucchi o oggetti fluorescenti). Sono raggi più sicuri per la nostra vista, dunque si potranno osservare i minerali e la loro fluorescenza anche per più tempo e con più sicurezza.
Qui sotto troverete alcuni modelli di Lampade di Wood e una guida sul come osservare la fluorescenza. Un’idea regalo carina potrebbe essere quella si regalare lampada più kit minerali all’interessato, ma in realtà molti minerali sono i classici presenti in qualunque collezione, quindi valutate!
Potete anche scoprire di più su minerali e fluorescenza con il libro “Minerali fluorescenti. La collezione” di Leandro Sala.
6 – Geological Embroidery
Girando su instagram, giusto giusto ieri, mi sono imbattuta nelle opere di questa studentessa di geologia di Aberdeen, @kellysnowdesigns , che realizza ricami (non so se sia il termine esatto, gli esperti potranno correggermi) ispirati a sezioni sottili, con tanto di colori di interferenza e geminazioni: una meraviglia per chi, come me, ha la petrografia nel cuore. Stavo scorrendo il feed di Instagram e ho fermato tutto alla vista di queste colorate opere. Di seguito ne potete vedere alcuni esempi. E dove trovarle? @kellysnowdesigns le vende su Etsy, potete trovare il suo profilo cliccando QUI.
Purtroppo molte delle sue opere sono già esaurite, ma su Etsy si può fare un ordine su misura! Non tanto per questo Natale, ma chissà per una Laurea futura o un compleanno, si può fare richiesta con il giusto anticipo!
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7 – Meteoriti
Come campione alternativo nel propria (o di qualche altro fortunato) collezione, vi propongo un bel Meteorite. Ma attenzione: dire solo “meteorite” è dire tutto e niente, è necessario fare un po’ di chiarezza, e distinguere meteoriti da meteoriti. Infatti anche le Meteoriti hanno una propria classificazione.
Le meteoriti sono state divise tradizionalmente in tre grandi categorie: rocciose (anche dette aeroliti), composte principalmente da silicati; ferrose (anche dette sideriti), composte per lo più da una lega di ferro e nichel; e ferro-rocciose (anche dette sideroliti), che contengono sia metallo che roccia in proporzioni simili.
La suddivisione classica delle meteoriti ferrose era di tipo strutturale. Ecco lo schema classico principale:
Per ogni gruppo poi, esistono ulteriori classificazioni.
Fatta una prima distinzione, dobbiamo capire su quale tipologia concentrarci. Per esempio potremmo concentrarci sulle meteoriti lunari e sulle meteoriti marziane (fanno parte delle acondriti). Oppure sulla Pallasite: bellissimi campioni.
Potete trovare campioni di meteoriti (delle varie tipologie) su Russian Stone e Météorites et Bijoux, mentre su Astro Gallery of Gems troverete costosissimi campioni di Pallasite. Altri campioni QUI.
Conoscevate questo mondo?
8 – Vini Geologici
Alcolismo e Geologia lo dimostra: non c’è geologo senza un bicchier di vino, o un boccale di birra, o un amaro di montagna, o qualunque cosa sia, basta che ci sia. Dunque perchè non festeggiare questo assodato rapporto con una rassegna di vini “geologici”, ossia vini, che, per un motivo o per un altro, hanno uno strettissimo rapporto con la geologia del territorio, tanto da caratterizzarsi con nomi ed etichette che di enologia hanno poco, ma di geologia hanno tanto. Buona bevuta e buone feste!
- Chianti Riserva I Fossili Montespertoli DOCG 2015 – Le Fonti a San Giorgio = buon vino rosso toscano, strutturato, 85% Sangiovese e 15% Colorino; le vigne sono situate su depositi marini pliocenici piacenziani ricche in macrofossili, a 180 m di altezza. Costo –> 19,99 €
- Gavi DOCG “Marne Bianco” 2017 – Le Marne = vino bianco 100% Cortese; zona basso Piemonte; le vigne, di circa 15 anni di età, provengono da terreni argillo-calcarei con presenza di tufo, posti a circa 330 m d’altezza. Costo –> 11,82 €
- Grand Veneur Chateauneuf-du-Pape La Miocène 2017 = vino rosso francese, denominazione CHÂTEAUNEUF-DU-PAPE, composto da 70% Grenache noir, 20% Syrah, 10% Mourvedre e altri vitigni; una parte delle vigne sono situate su terreni argillosi con ciottoli isolati, ricoperti da altri ciottoli laminati, mentre un’altra parte è situata su terreni argillo-sabbiosi, nello strato più profondo. E indovinate di che età sono i terreni? Costo –> 28,70€
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Etna DOC Le Sabbie dell’Etna Rosso Firriato 2017 = vino rosso dell’Etna, corposo e fruttato, composto da Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio; le vigne sono poste su franco sabbioso, di matrice vulcanica, con elevata capacità drenante, versante nord orientale del vulcano (700 metri s.l.m.). Sul versante nord-est del Vulcano, in corrispondenza della Tenuta di Cavanera, i suoli prevalentemente sabbiosi sono composti da particelle molto fini, presentano una tessitura sciolta, marcata da una notevole fertilità, dovuta alla presenza di un’elevata concentrazione di elementi nutritivi: ad esempio, il fosforo, determina la concentrazione degli zuccheri nel mosto, il manganese aumenta le capacità di difesa dal freddo della pianta, e il ferro contribuisce alla pigmentazione delle varietà a bacca nera, determinando il colore brillante delle uve degli autoctoni Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Costo –> dai 9,70 €
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Etna DOC Le Sabbie dell’Etna Bianco Firriato 2018 = versione in bianco dell’Etna Rosso, l’Etna Bianco è composto da Carricante e Catarratto; le vigne sono poste su franco sabbioso, di matrice vulcanica, con elevata capacità drenante, versante nord orientale del vulcano (720 metri s.l.m.). Costo –> 9,70 €
- Turritela Negre 2017 (El Vinyer) = vino rosso spagnolo, che ho potuto conoscere durante una summer school geologica nei pressi del sito fossilifero della Collada de les Caragolines (Tremp, Barcellona), ricco, appunto di Turrilites (se ne potevano raccogliere a sacchi); da qui il nome del vino. 100% Merlot, Costo –> 8,55 €
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Sicilia DOC Nerello Mascalese Ghiaia Nera Tascante Tasca d’Almerita 2016 = ritorniamo sull’Etna con Tasca d’Almerita e il suo Nerello Mascalese 100%; un vino fresco e leggero; le vigne sono situate sul versante Nord del vulcano, su terrazze in sedimenti vulcanici. Costo –> 14,50€
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Etna Rosso “Sul Vulcano” 2017 – Donnafugata = terminiamo il nostro giro sull’Etna con Donnafugata; anche qui 100% Nerello Mascalese; le vigne sono situate sul versante Nord del vulcano, su terrazze in sedimenti vulcanici. Potete trovare diverse annate, e pure come rosato (sempre Nerello Mascalere) e come bianco (Carricante). Costo –> a partire da 16,90€
- AMMONITE ROSSO e AMMONITE BIANCO di Monte Brécale = vigne di Chardonnay, Merlot e altre varietà, si sviluppano su terreni trachitici di origine vulcanica (parte nord della proprietà) e su marne calcaree (parte sud), quest’ultime caratterizzate dalla presenza di ammoniti, da cui il nome. Una bella ammonite in etichetta ce lo ricorda. Costo –> 12,50€
9 – Ammolite
Avete presente quando vedete antiche ammoniti belle iridescenti e colorate? Ecco, immaginate di avere un minerale con le stesse caratteristiche, ma non “a forma di guscio”: eccovi l’Ammolite, che non è altro che l’Aragonite costituente il guscio di ammoniti…..però, a differenza dei “gusci”, l’Ammolite deriva dall’accumulo di questi e dalla preservazione dell’aragonite.
Dunque, attenzione: non tutte le ammoniti in tutte le condizioni hanno permesso di produrre Ammolite. Infatti è necessario che vi siano le condizioni giuste, per poter preservare l’Aragonite e scongiurare la ricristallizzazione in Calcite. Inoltre, non tutte le ammoniti sono potenziali produttrici: le principali produttrici sono la Placentiras meeki e Placentiras intercalare del Cretacico superiore. Queste ammoniti prosperarono nei mari tropicali, ed in particolare in un mare interno subtropicale che costeggiava le Montagne Rocciose: proprio qui, le condizioni ambientali, la specie di Ammoniti, la presenza di fanghi bentonitici che seppellirono e preservarono l’Aragonite, la formazione di concrezioni di siderite intorno ai gusci sepolti (dunque un’ulteriore preservazione dell’aragonite) e il destino, hanno fatto sì che il principale produttore, oggi, di Ammolite al mondo sia il Canada, in particolare l’area di Western Seaway. Addirittura, nel 2004, l’Alberta ha dichiarato l’ammolite pietra dello Stato. È stata segnalata anche in Tirolo in Austria.
L’ammolite è considerata, insieme all’ambra, al corallo, al jais (lignite fossile) e al madreperla, una pietra di origine organica, ma è anche riconosciuta come una varietà ufficiale di pietra colorata dalla World Jewellery Confederation (CIBJO).
Vi ho raccontato un po’ della sua storia, ma ora vediamo che aspetto ha. L’Ammolite, fortemente iridescente per la struttura cristallina lamellare dell’Aragonite, si presenta normalmente in sfumature di verde e rosso, ma è possibile trovarla in tutti i colori dello spettro. In base alla struttura cristallina, potremo avere diverse sfumature.
Come per tutti i minerali che presentano questi effetti, la lucidatura esalta tantissimo l’iridescenza e i colori presenti: vogliamo la magia.
Poiché esistono al mondo pochissime “cave” di questo minerale, il prezzo è alto, e proprio per questo l’ho messo al primo posto nella TOP10. Considerate che è previsto l’esaurimento del minerale (utilizzato soprattutto in gioielleria) entro i prossimi venti anni.
10 – Quarzo Aura
I Quarzi Aura sono quarzi ialini trattati: vengono inseriti in camere pressurizzate e vaporizzati per diverse ore con metalli nobili come oro, argento, platino, titanio ecc. Questi metalli si fissano sul quarzo tramite un procedimento elettrostatico, questo fa si che il colore non si possa rovinare in quanto legato al quarzo a livello molecolare.
In base al metallo (o alla combinazione di metalli) utilizzato per la vaporizzazione, cambiano colori e sfumature. Ne esistono diverse varietà, classificate in base all’aspetto ottenuto con la vaporizzazione e al metallo scelto:
– Apple Aura Quartz: quarzo rivestito con vapori di oro, aspetto verde/giallo chiaro
– Aqua Aura Quartz: quarzo rivestito con vapori di oro, aspetto azzurro iridescente chiaro
– Cobalt Aura Quartz: quarzo rivestito con vapori di cobalto, aspetto blu elettrico
– Lemon Quartz: di colore giallo carico
– Opal o Angel Aura Quartz: quarzo rivestito con platino e/o argento, aspetto bianco latte opalescente
– Ruby Aura Quartz: quarzo rivestito con vapori di argento, colore rosso rosato
– Tangerine Aura Quartz: quarzo rivestito con vapori di rame, colore bruno arancio
– Titanium Quarz o Titanium Flame Quartz: quarzo rivestito con vapori di titanio, aspetto blu violaceo
e molte altre.
I Quarzi Aura vanno veramente forte fra i cristalloterapici: anche se la base (ossia il quarzo ialino) rimane la stessa, ogni metallo vaporizzato trasmette ulteriori proprietà alchemiche (ho veramente scritto questa frase?? la mia laurea piange) al campione.
Ma, a parte queste baggianate, non si possono che apprezzare i giocosi campioni che derivano da questo trattamento: sono campioni davvero particolari da inserire in una collezione!
Oltre ad Amazon, trovate diversi campioni anche su Ebay. Oppure su Madamanga.
11 – Borse SAVE MY BAG
La scoperta di questa azienda è fortemente legata al Marmomac 2019, anche se con il Marmomac non c’entra nulla. L’ultimo giorno, dopo la fiera e un breve giro per Verona, corro in stazione per prendere il treno di ritorno, ma, ovviamente, era in ritardo. Così decido di vagare un pò per la stazione di Verona e scopro un piccolo negozio nella stazione, con diverse borse in vetrina: non era il negozio ad aver attirato la mia attenzione, ma alcune borse MARMORIZZATE. Era tutto il giorno che osservavo marmi, graniti ed altre meraviglie, e i miei occhi erano diventati ormai un radar per qualsiasi cosa ricordasse quelle rocce. Per un attimo, ho creduto fossero in vetrina proprio per il Marmomac, come se fossero gadget dell’evento internazionale, ma no: sono prodotti della collezione, disponibili tutto l’anno. Qualche settimana dopo, le ho beccate pure alla stazione Termini a Roma. Era giusto, dunque, approfondire la ricerca…….
SaveMyBag è un’azienda di Bergamo, nata nel 2012, produce borse ad accessori per tutti i gusti, pure quelli geologici. In realtà, il progetto nasce dall’idea di creare una cover per la borsa (letteralmente “Save your bag”) realizzata con un nuovo materiale leggero, morbido, elastico e lavabile, il Poly-Fabric con Lycra ®, di cui Save My Bag deposita il brevetto. E scopro che le amate borse viste in stazione facevano parte della collezione, nelle fantasie Marble White e Marble Black.
Dato che stiamo parlando di Georegali, ho deciso di farvela scoprire, qualora avesse prodotto il regalo perfetto che stavate cercando. Come fantasie geologiche, ne ho trovate due:
– Marble White : marmo bianco candidissimo, con venature grigiastre; ricorda il Bianco Statuario
– Marble Black : un bel marmo scuro, con venature bianche fittissime; risulta un pò brecciato; ricorda un Nero Marquina fortemente venato
Le fantasie sono solo due, ma i formati di borse e pochette sono tantissimi: per vederli tutti, date un’occhiata al loro sito o nei negozi nella varie città italiane (e anche all’estero!).
Intanto vi mostro qualcosa che ho trovato su Amazon di questa linea:
12 – Pietre Moqui
Nel deserto dello Utah si aggirano strane concrezioni sferoidali misteriose. Il loro nome è Moqui balls, Moqui marbles, Navaho balls…i nomi sono molti. Ma di cosa stiamo parlando?
I Cristalloterapici parlano di Moqui maschio e femmina, da tenere in mano 15 minuti, dotati di poteri sciamanici; i Geologi statunitensi parlano invece di concrezioni di arenaria, cementata da ematite e goethite.
Sono noduli di forma pseudosferica, hanno un diametro che va dai 2-3 cm ai 20-30 circa; la superficie esterna è molto ruvida e dura, composta da ematite, mentre l’interno è composto da arenaria compatta, cementata da ematite e goethite. Sembrano delle praline. 🍬
La zona di ritrovamento è il deserto degli Stati Uniti tra lo stato dello Utah ed il nord dell’Arizona, alla base del Navaho Sandstone, un sistema di formazioni di blocchi di arenaria. Le concrezioni si sono formate circa 25 milioni di anni fa.
Nel video sottostante, andate avanti al minuto 12:00.
Attualmente vi sono solo ipotesi a spiegare la loro formazione; dunque, se volete approfondire, qui sotto potrete trovare alcuni link da cui partire.
- http://www.geologyin.com/2017/11/how-utahs-mysterious-moqui-marbles.html
- http://forum.amiminerals.it/viewtopic.php?t=5958
- http://www.rocksandminerals.com/specimens/moqui.htm
E se le Moqui vi hanno conquistato con il loro potere sciamanico, qui sotto potrete trovare alcuni campioni in vendita.
13 – Borraccia con prisma
La svolta ecologica di questi ultimi anni ha visto il comparire in aula, in biblioteca, a lavoro, sul tram, nelle vetrine, di sempre più borracce, a sostituzione della plasticosa bottiglia d’acqua usa e getta. Dunque oggi si possono trovare borracce di tutti i formati, colori, materiali e fantasie. Oggi vi propongo, prendendo ispirazione dalle dottrine della cristalloterapia, delle borracce . Ossia borracce, bottiglie, contenenti all’interno un prisma di quarzo rosa, o fluorite, o quarzo bianco, o tormalina, dipende dai gusti. A parte gli scherzi, ve le propongo non tanto per i fini cristalloterapici, ma per l’estetica: insomma, come borraccia da tutti i giorni fa la sua figura! La mia preferita è quella con la fluorite. E la vostra?
A questo link ne potrete trovare diversi modelli.
13 – Viaggio al centro della Terra
E’ arrivato il momento del TRASH. Sì, non poteva mancare.
Non ci sono parole per questo mirabile interno della terra spiattellato in ogni dove: lenzuola, sacche, costumi da bagno. Mi immagino come una Jules Verne moderna, mentre sventolo le lenzuola del mio letto, del mio MANTELLO, e poggio la testa sulla discontinuità di Gutenberg, fiera. Ok, la smetto 😂
Diciamo che se vogliamo fare un regalo bizzarro, questo lo è. Notare la posizione del nucleo nel costume da bagno. Stop
14 – BUON NATALE
Scoperta di ieri sera, mentre cercavo valide ispirazioni per la copertina di questo articolo, ecco trovato il regalo definitivo per un vero Natale Geologico 2019:
Trovate qui la maglietta, in ben 5 colori. Dall’Inghilterra, è spedita anche in Italia.