GeoCakes #006 : Grand Canyon Cake
Il Grand Canyon è considerato una delle mete irrinunciabili per ogni geologo: con una larghezza fino 29 km, una lunghezza di 446 km ed una profondità di 1,6 km, raccoglie nelle sue gole milioni di anni di storia geologica, lì davanti ai vostri occhi, compattati dal tempo e incisi dal fiume Colorado.
Per chi non conoscesse la sua storia geologica, bisogna partire da due miliardi di anni fa con la formazione dellei rocce ignee e metamorfiche, sulle quali si sono depositate, strato dopo strato, rocce sedimentarie di diversa natura. Poi tra i 70 e i 30 milioni di anni fa, a causa dei movimenti delle placche tettoniche, tutta la regione si è sollevata dando luogo al Colorado Plateau.
Infine, da 5-6 milioni di anni fa il fiume Colorado ha iniziato a incidere ed erodere le rocce presenti, aumentando gradualmente l’ampiezza di quello che a poco a poco è passato da Canyon a Gran Canyon.
La formazione più superficiale e recente, il Kaibab Limestone, originatasi in ambiemte di piattaforma, ora si trova a 2700 metri di altitudine. Un sollevamento notevole, tuttora motivo di studio; solitamente infatti in eventi di questo tipo gli strati vengono fortemente deformati durante il sollevamento, mentre in questo caso sembrano essersi sollevati rimanendo perfettamente piani.
E per fortuna direi, almeno potremo realizzarli nella nostra Geocake della settimana senza troppe difficoltà!
Se volete altre info riguardo al Grand Canyon: 29_successione_Grand_Canyon
Oppure date un’occhiata a questi link:
- U.S. National Park Service – Grand Canyon National Park: Geologic Formations , The Grand Age of Rocks: The Numeric Ages for Rocks Exposed within Grand Canyon
Ma ora, dopo tutte queste info, siamo pronti a metter le mani in pasta.
GeoCakes #006 : Grand Canyon Cake
- SETTORE : Geomorfologia, Stratigrafia
- TECNICA : Stratificazione, Struttura, Decorazione
- DIFFICOLTA’ : 4
- TEMPI: 4-5 ore (preparazione, cottura e raffreddamento torte; intaglio; decorazione)
La torta di oggi è abbastanza complicata, quindi armatevi di pazienza. Fortuna vuole che nel Grand Canyon si sia mantenuta nei milioni di anni la stratificazione originale, con qualche compattazione e deformazione qua e là. Questo ci permette di poterla realizzare facilmente, con una semplice stratificazione della torta stessa. Ovvio, non dico tutte le formazioni presenti, basterà sintetizzarle in tre (e per i più avventuorsi, quattro) strati. Tenendo conto che si tratta di rocce ignee e metamorfiche alla base e sedimentarie al tetto, le colorazioni dei nostri strati di torta potranno variare da più scuri alla base, e più chiari al tetto, giocando con la quantità di colorante o cacao.
Un esempio è la torta nell’immagine:
– alla base troviamo una torta al cacao (o è una red velvet?) con un colore molto scuro, dato dalla grossa quantità di cacao nell’impasto o di colorante rosso (preferibilmente in gel), o di entrambi: ECCO IL BASAMENTO;
– abbiamo poi due strati chiari intervallati dalla crema, ancora più chiara: ECCO LE ROCCE SEDIMENTARIE, che siano calcari o arenarie.
Quindi, nella progettazione della vostra torta Grand Canyon, decidete quali secondo voi possano essere le colorazioni migliori e più realistiche. Personalmente avrei reso i due strati superiori leggermente più scuri (e sopratutto diversi) sulle tonalità del marrone, variando la quantità di cacao e/o cioccolato nell’impasto.
Decise quantità di strati, colorazioni degli impasti e delle creme (anche le creme andranno a costituire degli strati!), relizzate il tutto, preparate le torte e le creme di farcitura. Lasciate raffreddare.
Un consiglio per quanto riguarda la forma della torta: qui la torta ha una forma rettangolare. Tuttavia altre soluzioni (come qui sotto) possono prevedere anche torte rotonde. Vi consiglio la forma squadrata: vi dà più stabilità e vi permetterà di realizzare un’incisione più realistica (senza che il tutto crolli), in contrasto con la superficie della torta.
Ora abbiamo pronte le torte, pronte le creme: il prossimo passo è creare la struttura, impilando gli strati.
Fate sì che sia torta che creme siano fredde: vi faciliterà nell’azione di spostamento per impilare gli strati e permetterà alla crema di non cedere sotto il peso degli strati sovrastanti. Tra uno strato e l’altro non mettete troppa crema: per evitare di esagerare con le quantità usate una sac à poche se vi rende più tranquilli.
Cos’è una sac à poche? Si tratta del “sacchetto” con cui si ripone la crema sulla torta, sia fra gli strati sia come decorazione. Come in questo video, compare un “sacchetto” con la punta tagliata, che permette di distribuire uniformemente la crema sullo strato. Per realizzarlo facilmente, prendete un sacchetto gelo molto grande e tagliate uno degli angoli inferiori, non eccessivamente, o il foro di uscita della crema sarà enorme. Fate qualche tentativo se è la prima volta.
Impilate gli strati, alternandoli alla crema. Assicuratevi che tutto si mantenga freddo. Una volta impilato, mettete in frigo affinchè la crema di posso rapprendere e possa “fissare” gli strati.
Mentre tutto raffredda per un’oretta, occupiamoci delle decorazioni e dell’esterno della torta.
Le soluzioni sono varie: potete ricoprire la torta con della pasta di zucchero che poi colorerete, o con della ghiaccia reale bianca (come qui, a simulare la neve), con una crema marrone al mascarpone e cioccolato, con semplice panna, con una crema di panna e mascarpone, oppure con una crema al burro al cioccolato o bianca. Qualunque sia il vostro livello di maestria e golosità, assicuratevi di conoscere le relative tecniche di copertura e che tutto sia freddo, o si scoglierà mentre lo lavorerete.
Quindi preparate la vostra crema. Tenetene una quantità da parte, incolore : servirà per realizzare le acque del fiume Colorado. Aggiungete dunque a questa piccola quantità di crema del colorante azzurro in gel, assicurandovi di non sattere troppo la crema: mescolate delicatamente. Mettete tutto in frigorifero, a rapprendersi per una mezzora.
Preparate le creme di rivestimento e del Colorado, occupiamoci delle altre decorazioni. Serviranno:
– granella di pistacchio, se volete un ambiente con pinete, o di nocciola, se volete rappresentare un ambiente arido;
– pasta di zucchero colorata (opzionale), per realizzare i massi da disporre qua e la e lungo il fiume, e per realizzare i pini;
– sassolini in zucchero (vengono venduti nei negozi di cake design, ma sono difficil da trovare:
– cacao, se volete realizzare un ambiente arido.
Ora è tutto pronto. Tiriamo fuori il nostro Plateau dal frigorifero. Procediamo con l’intaglio della torta, freddissima e compatta. Prima di tagliare dovete avere già in mente perfettamente la traccia da seguire per il taglio, ossia da dove passerà il Colorado: consiglio di fare uno schizzo in scala prima di mettersi a tagliare a vanvera. Progettate e seguite la traccia. Assicuratevi di non tagliare troppo: la torta deve rimanere stabile. Distanziate le due parti e mettete di nuovo tutto in frigo, aspettate ancora 10-20 minuti intanto realizzate le decorazioni da aggiungere alla fine).
Riprendete la torta e la crema di rivestimento, e ricoprite la torta, lasciando però scoperta la parete interna (dove avete tagliato), così da poter ammirare la stratificazione interna. Senza sporcare la stratificazione, disponete la crema azzurra del Colorado sul fondo della gola, in modo poco preciso, a rappresentare il movimento dell’acqua. Mettete subito tutto in frigorifero, di nuovo, e attendete una mezzora.
Ora la torta è pronta per le ultime decorazioni.
Ricoprite le sponde del fiume con la granella e qualche masso di pasta di zucchero. Disponete altri massi lungo il corso d’acqua. Aggiungete dettagli in pasta di zucchero oppure granella qua e là. Cercate esempi in Internet, ispiratevi, non fate pasticci e la torta sarà perfetta.
Ecco fatto 😉
Buona Grand Canyon Cake, geologi allo sbaraglio!