Vademecum del neogeologo allo sbaraglio: consigli per lo smarrimento Post-laurea – 2a Puntata (aggiornato 2018)
Rieccoci neogeologi, dopo un mese intenso di ponti, feste e lauree che mi hanno distratto un po’. Ma torno sempre, soprattutto perchè ci sono ancora tante tante cose da dire. Per chi non ha letto la Prima Puntata, ecco il link! Ripropongo il sommario giusto per chiarezza, e per ricordarci cosa andremo a trattare oggi.
Vademecum del neogeologo allo sbaraglio: consigli per lo smarrimento Post-Laurea – 1a Puntata
Importante: i suggerimenti si rifanno ad un percorso non accademico, quindi per chi non opta, subito dopo la laurea, per un dottorato.
PRIMA PARTE
1- RIPOSO
2- CURRICULUM VITAE
3- LINKEDIN
SECONDA PARTE (questo articolo)
4- E’ ORA DI CERCARE LAVORO: COME E DOVE
4.1 RICERCA GENERALIZZATA:
1.Siti di ricerca online: faccio tutto io
- Agenzie interinali: mi faccio dare una mano
- Centro per l’impiego: sono disperato
4.3- LA CANDIDATURA SPONTANEA
– Neogeologo da tastiera
– Assalto telefonico
– Pedibus Calcantibus
4.4 – PROGETTI ALL’ESTERO
4.5 – JOB FAIR, CAREER DAY E JOB MEETING : OPINIONI GEOLOGICHE
TERZA PARTE (prossima puntata)
5- GARANZIA GIOVANI
6- PERSONAL BRANDING: OLTRE IL CURRICULM
7- CORSI GEOLOGICI E SOFTWARE: LE TIPOLOGIE
8- CORSI ED ESAMI DI LINGUA: COME SCEGLIERE?
9- CASPITERINA MI HANNO CHIAMATO: IL COLLOQUIO
9.1- L’APPROCCIO POST-COLLOQUIO: CONSIGLI
10…. – CONSIGLI RANDOM E NUOVI SPUNTI (argomentazioni under construction)
4- E’ ORA DI CERCARE LAVORO: COME E DOVE
Che lo vogliate o no, la ricerca di un lavoro vi occuperà le giornate e la testa, tanto da rimpiangere la preparazione dell’esame di Geochimica: la ricerca è di fatto già un lavoro, e per giunta stressante, senza orari e senza stipendio. E vi può pure buttare giù di morale, perchè le difficoltà sono tante, e bisogna resistere e stare sempre all’erta, sempre pronti a mostrarsi e DImostrarsi all’altezza di qualcosa a cui non siamo pronti. Siamo tutti sulla stessa barca, e quando starete per entrare da quella porta che vi separa dal vostro futuro lavoro, prima di quell’occasione chiamata Colloquio, capirete di che sensazioni sto parlando.
Ma bando alle ciance, nel nostro percorso non siamo ancora arrivati al colloquio, quindi procediamo dalle basi di una buona ricerca.
Anche questi sono solo consigli, notizie, fatti e furbizie raccolti in mesi di ricerca, ma sto ancora arrancando in questo mondo lavorativo, e non si smette mai di imparare qualcosa in più. Quindi se avete novità e dritte, sapete dove scrivere.
Partiamo dai luoghi fisici e virtuali in cui trovare le prime possibilità.
1- Siti di ricerca online: faccio tutto io
I siti più conosciuti per la ricerca di lavoro (in generale, non specificatamente per il settore geologico) li avrete sentiti mille volte, e forse già usati. Ebbene, vi do subito due notizie, una bella e una brutta: su quei siti si trovano quasi giornalmente nuove offerte lavorative geologiche, TUTTAVIA la maggior parte non descrive propriamente il lavoro che stavate cercando. Mi spiego: spesso le offerte di lavoro da geologo vengono confuse con posizioni per la vendita di libri scientifici o per la vendita porta a porta. Oppure vi capiterà di leggere “Cercasi geologo” e poi nell’offerta vedere che in realtà cercano geologi, ingegneri, biologi, geometri, botanici e chicchessia per fare un qualche lavoro d’ufficio che di geologico non ha niente. Cercano solo un ragazzo con un laurea scientifica che accetti di essere sottopagato per fare lavori che altri non vogliono fare. Quindi, quando riceverete mille notifiche per email o nelle applicazioni di cui vi parlerò, con scritto “oggi ci sono nuove 13 posizioni per Geologo” non esaltatevi e prendete l’informazione con le pinze: probabilmente di quelle 13 posizioni solo 4 sono effettive, e probabilmente sono quelle 4 che avete visto giorni prima. Spesso si tratta anche di concorsi per dottorati o posizioni all’interno di università e centri di ricerca, altre volte sono pubblicità di Master a pagamento. Non voglio buttarvi giù, ma cercando e ricercando ci farete anche voi l’abitudine.
Dunque, fatta questa premessa, ecco qualche sito, GENERALE, da cui potete iniziare (distinguendo società di recruiting online e motori di ricerca):
– Infojobs : è una società di recruiting online, forse la più famosa, a differenza dei motori di ricerca lavoro, è una vera e propria agenzia di lavoro on-line. Gli utenti sono costituiti da agenzie interinali, agenzie del lavoro e aziende, che pubblicano i propri annunci, e i candidati che possono rispondere loro con un solo click, previa registrazione al sito comprensiva di pubblicazione del proprio curriculum. L’incontro fra domanda e offerta avviene all’interno del portale stesso.
– Monster : è una società di recruiting on line internazionale con oltre 72 milioni di CV presenti nel database centrale. Il suo funzionamento è pressochè simile a Infojobs per cui la domanda e l’offerta di lavoro avvengono sul portale stesso. Tuttavia sconsiglio, dal punto di vista geologico, questo sito, in quanto quasi nulle sono le offerte del settore.
– Indeed : è un motore di ricerca lavoro, quindi il suo utilizzo è molto simile a quello di Google. Solo che i suoi risultati sono dati esclusivamente da offerte di lavoro. Quindi cliccando sugli annunci trovati, l’utente viene indirizzato direttamente alla fonte dell’annuncio di lavoro, alla quale potrà candidarsi.
– Jobrapido/ CareerJet/ Cliccalavoro : stesso funzionamento di Indeed.
– Lavoratorio : quotidiano online sul mercato del lavoro, con un sito poco fruibile (è necessaria parecchia pazienza) a causa delle numerose pubblicità che spuntano da ogni angolo delle schermo; tuttavia è ricco di inserzioni e talvolta presenta annunci geologici non indicati negli altri portali.
Ovviamente ce ne sarebbero almeno altri 100 da recensire, ma ho preferito elencarvi solo i più conosciuti, almeno da parte mia.
Ogni portale permette di effettuare una ricerca delle posizioni disponibili, anche senza registrazione. Ma se volete candidarvi, è necessario registrare i propri dati, compresi titoli di studio e info che riscriverete mille volte. Portate pazienza, ogni sito ha il proprio form di iscrizione.
Una volta pubblicato il vostro CV (che il sito realizza in automatico, e molto grezzamente direi, dalle informazioni che avete inserito in fase di registrazione), siete in grado di candidarvi per una posizione. Anzi, di più: nei portali come Infojobs e Monster, la registrazione e la pubblicazione del CV equivalgono al vostro debutto nell’enorme database di queste società, permettendovi di cercare ma anche di venir trovati da chi sta cercando.
Altra funzione da sfruttare: le mail alert. Inserendo parole chiave relative alle posizioni che state cercando, eventualmente specificando una posizione geografica, è possibile attivare le mail di avviso nel caso vengano inserite nuove posizioni in quel settore o con quelle caratteristiche. Vi arriveranno migliaia di mail, ma potrete subito andare al link con le offerte più adatte a voi.
Se poi scaricherete sul cellulare le applicazioni dei vari portali, vi arriveranno direttamente le notifiche relative alle parole chiave indicate.
2- Agenzie interinali: mi faccio dare una mano
Le agenzie per il lavoro (o “agenzie interinali”) offrono un contatto diretto con chi sta cercando. A differenza degli altri portali online, è possibile confrontarsi direttamente con l’agenzia, poichè hanno sedi in tutte le città italiane. Per chi avesse domande in merito, su cosa sono, come funzionano & CO, ecco un link utile!
Ricordate: non dovete assolutamente pagare l’agenzia interinale. La legge vieta alle agenzie per il lavoro di esigere e in ogni caso di percepire un compenso diretto o indiretto dai lavoratori coinvolti nelle attività di somministrazione, intermediazione, ricerca o selezione o ricollocazione. Chiunque nell’ambito di un’agenzia per il lavoro esiga o comunque percepisca direttamente o indirettamente dei compensi (non soltanto in denaro) da parte del lavoratore per avviarlo a prestazioni di lavoro mediante contratto si somministrazione è punito con arresto o ammenda.
Ecco le agenzie più famose : GiGroup; Temporary, Ranstad, Adecco, Umana, Obiettivo Lavoro, Manpower, Risorse Spa, Kelly Services, Openjobmetis, Orienta, Page Personnel Italia, Synergie Italia, Trenkwalder ….. e molte altre.
–> Lista agenzie di somministrazione di lavoro di tipo generalista autorizzate dal Ministero del lavoro
3 – Centro per l’impiego: sono disperato
Il centro per l’impiego è una struttura territoriale presente in ogni provincia, con l’obiettivo di fare incontrare domanda e offerta di lavoro.
Per potersi avvalere del centro per l’impiego è necessario effettuare l’iscrizione dichiarando la propria disponibilità immediata ad accettare una posizione di lavoro congrua con il proprio profilo. Il futuro lavoratore, una volta iscritto, viene inserito all’interno di una serie di processi attivi di ricerca di un nuovo posto di lavoro. La disponibilità dei lavoratori viene registrata in un apposito elenco anagrafico completato da una scheda professionale: la lista di disoccupazione.
Per facilitare l’incontro tra offerta e domanda di lavoro i centri per l’impiego mettono poi a disposizione anche altri servizi, come:
- la messa a disposizione di informazioni sulle opportunità lavorative presenti sul territorio
- servizi di orientamento alla ricerca di un nuovo impiego
- attivazione di tirocini formativi (che vengono poi costantemente monitorati)
- servizi di preselezione per impieghi particolari a monte delle ricerche che vengono effettuate dalle aziende.
Per ulteriori informazioni, ecco un articolo interessante –> LINK
Volete un consiglio? I centri di impiego non pullulano di offerte lavorative nel settore geologico. Ma è sempre uno strumento. E potete prendere appuntamento per redigere insieme a loro il vostro CV.
4.2- FONTI UNCONVENTIONAL
Dopo questo excursus molto generale, addentriamoci un pochino di più nella ricerca, in campo geologico questa volta. Non farò distinzioni tra ricerca in Italia e ricerca all’estero, visitando i siti sarete i primi ad accorgervi della sede lavorativa.
Ecco quindi alcune fonti unconventional di posizioni lavorative geologiche:
– LinkedIn : sì, rieccolo, imperterrito. E’ ricco di offerte, aggiornato, comodo, con posizioni all’estero e talvolta in Italia. Per maggiori info su come sfruttarlo e cosa cercare, consultate l’articolo sulla prima puntata!
– EarthWorks : sito con una miriade di offerte lavorative, compresi dottorati, assegni di ricerca, posizioni professionali, docenze…..in giro per il mondo, Italia compresa. Il sito è comodamente suddiviso per ogni settore della geologia: il suo pregio è però anche la sua pecca, infatti la suddivisione è così capillare che la ricerca ne risente, troppe categorie. E’ comunque il miglior sito che abbia mai visto per il settore geologico. Comprende anche tutte le scadenze per la presentazione delle candidature.
– Geoforum.it : è il forum principale e molto attivo dei geologi italiani. Spesso si trovano offerte non segnalate in alcun sito di ricerca lavoro, e pure tirocini, stage,offerte per neolaureati…..date un’occhiata e iscrivetevi, curriculum già pronto alla mano!
Andate in particolare alla sezione “AAA – Geologo cercasi”
– Ordine regionale dei geologi: al sito di riferimento del vostro Ordine, se siete iscritti, o anche no, potrete talvolta trovare una sezione dedicata sia alle offerte di lavoro sia alla pubblicazione del proprio CV. Chissà, lì potrete trovare offerte lavorative che non vedrete da nessun’altra parte, cogliete l’occasione!
– Per il mondo dell’Oil & Gas tantissimi sono i siti di riferimento, ovviamente per posizioni in tutto il mondo :
– http:// oilandgasjobsearch.com
4.3- LA CANDIDATURA SPONTANEA
Certo, bello se ci fossero sempre posizioni lavorative adatte a noi, soprattutto considerato che non abbiamo molta pratica nel nostro bagaglio di neogeologi! E difatti, nell’attesa di un’offerta dove possibilmente non richiedano 18 anni di esperienza pregressa, è necessario muoversi, attivarsi, e non solo cercare, ma passare anche all’attacco. Molto spesso non basta cercare annunci, bisogna in prima persona attirare il proprio futuro datore di lavoro, farsi conoscere, dimostrare cosa sappiamo fare, nella speranza che il nuovo lavoro ci possa insegnare quello che ancora non sappiamo fare. Attenzione: per lavoro intendo anche uno straccio di tirocinio, o comunque qualsiasi attività pratica geologica da cui possiamo trarre conoscenza ed esperienza. Possibilmente retribuita. Dunque, curriculum pronto, preparatevi per l’assalto.
Sì, maaaa, da dove partire?
Il primo passo è la ricerca di aziende, come ho già accennato nello scorso articolo a proposito di LinkedIn: cercate ‘ste aziende, ‘sti piccoli studi, cercate siti, indirizzi, mail, settori di cui si occupano, e organizzate le informazioni raccolte. Anche Facebook può aiutare nella ricerca, nel caso di studi professionali.
Potrò sembrarvi pazza, ma ho realizzato un grande foglio Excel (in realtà sono 5 fogli, ma vabbè) con tutte le aziende catalogate, con tutte le info che possono servirmi in fase di redazione della candidatura, del CV apposito, o di colloquio. Tutto in ordine e sempre aggiornato.
Organizzatevi come meglio preferite, l’importante è avere padronanza delle informazioni che man mano andrete a raccogliere nella ricerca.
Importantissimo: una volta trovati aziende e relativi siti, iscrivetevi alla loro newsletter per ricevere avvisi su nuove posizioni lavorative aperte.
Trovate e organizzate le info, viene il momento dell’azione.
L’approccio può essere di tre tipi, arbitrariamente denominati :
– Neogeologo da tastiera: l’Internet sarà il vostro strumento
– Assalto telefonico : vi scambieranno per venditori di pannelli solari
– Pedibus Calcantibus : tante porte chiuse e molti approcci diretti
Analizziamoli.
Il primo è il mio preferito. Sì, sono una fifona. E’ quello maggiormente sfruttato, per varie ragioni: basta avere un pc, una connessione, una casella mail e tanti indirizzi. Spammerete così tanto che vi autocancellerete dalle mail inviate. A parte gli scherzi, questo approccio, se non attuato con TECNICA e FURBIZIA, è completamente ed assolutamente inutile. A parte l’invio spudorato di mail, di questo approccio fanno parte anche le candidature spontanee effettuate direttamente dai siti delle aziende: infatti molte realtà non vi forniranno il loro indirizzo mail, ma un form da completare, o sotto forma di richiesta generica (alcuni piccoli studi), o sotto forma di vera e propria candidatura (soprattutto le grandi aziende, prevedendo il caricamento di CV, spesso una Motivational Letter e talvolta con un test su conoscenze tecniche).
Dunque, riassumendo, l’approccio da tastiera comprende:
– Invio a tappeto di Mail
– Candidatura spontanea sui form di richiesta dei siti delle aziende
– Candidatura spontanea diretta nei siti delle aziende.
Mi permetto di darvi alcuni consigli riguardo allo spam.
1- Il 99% delle mail che invierete non riceverà risposta, né positiva, né negativa. Sapevatelo.
2- Ogni mail inviata dev’essere compilata con un messaggio fatto su misura per il vostro destinatario: se mi candido per un’azienda che tratta di risorse idriche, non scriverò che il mio sogno è trovare lavoro nel campo della produzione di ceramiche. Il messaggio deve essere impostato come una Motivational Letter, e in allegato potrete inserire il CV, anch’esso opportunamente modificato in base al destinatario. Tutto personalizzato insomma, e mai, ripeto MAI, standardizzato. Lo standard non vi farà ricordare e non attirerete l’attenzione.
3- Non parlate subito di stipendio e contratti a tempo indeterminato. Va bene la chiarezza, ma siate realisti, perdinci bacco! Dovete mettervi nei panni di chi legge: cosa pensereste voi di un ragazzo alle prime armi che, senza neanche dimostrare quello che sa fare, subito chiede quanti soldi vi spulcerà? Ci sarà poi occasione in un futuro colloquio di chiarire certi punti.
4- Non scopiazzate frasi ad effetto o espressioni ritrite che potreste leggere in tutte le candidature di questa terra. Siate terra terra (siamo appunto geologi), sinceri e non perdetevi nel descrivervi come “creativi, assertivi, specializzati, strategici, entusiasti, concentrati, con leadership…..”. Non serve, e non gioca a vostro vantaggio. Tutti coloro che cercano lavoro hanno voglia di trovare un lavoro e ne sono entusiasti: questo non vi contraddistingue dagli altri (al proposito, cercate nel web….diversi siti vi danno dritte per non cadere in questi aggettivi trappola). Spiegate cosa avete studiato/fatto, cosa cercate, e brevemente, una o due frasi, dite come siete. Solo una o due frasi mi raccomando.
5- Cercate di attirare l’attenzione nel vostro messaggio, in qualunque modo. Io, essendo una ragazza, ho scritto che non ho paura di fare fatica e che sono cresciuta in un’azienda agricola: due degli studi che mi hanno richiamato si sono fatti una risata, ma mi hanno confessato che anche quella frase li aveva incuriositi.
6- Monitorate le mail, gli invii e le eventuali risposte.
Colgo l’occasione per parlarvi di Bananatag. Sì, così si chiama, non è colpa mia 😉 Bananatag è un’applicazione per Gmail che vi permette, in modo discreto, di sapere se un’email viene aperta e letta. In sostanza, una volta scaricata l’applicazione e tracciato un vostro messaggio, quando il destinatario aprirà l’email, voi riceverete un’email di notifica. Vi sorprenderà sapere che quasi la totalità dei miei messaggi senza risposta sono stati aperti quasi subito. Questa applicazione vi toglierà un sacco d’ansia, perchè, con le sue notifiche, quando avrete inviato un buon numero di messaggi,vi toglierà il peso di ricordarvi tutti gli invii effettuati. Non starete con l’angoscia, tanto se arriva qualche risposta, Bananatag vi avvertirà, e voi non dovrete controllare la vostra casella email compulsivamente e inutilmente. Bananatag è un servizio gratuito, fino a 5 invii (email tracciate) al giorno. Se volete un maggiore numero di mail tracciate da inviare, dovete pagare. Ma fidatevi: 5 mail al giorno saranno tante. Inoltre, se invitate un amico a scaricare l’applicazione, e questo la scarica, riceverete in un colpo solo 25 mail tracciate da inviare. L’ho fatto ed ha funzionato. Ecco dove potrete trovare tutte le informazioni al riguardo –> https://www.bananatag.com/
7- Non buttatevi giù, e non desistete. Non vi risponderanno subito, a volte rispondono dopo mesi, a volte le mail si perdono nell’etere, ma non desistete. Lo studio in cui sto attualmente lavorando ricevette il mio messaggio ad ottobre 2016, e mi ha risposto solo nel gennaio 2017, ma ora sono qui. Alcuni saranno gentili ed educati, altri non vi daranno retta. E’ dura farsene una ragione. Ma è così: in Italia, come per ogni tipo di messaggio, un silenzio vale “no”. Ma non rinunciate.
8- Organizzate anche gli esiti dell’invio delle mail: chi vi risponde, chi non si fa sentire, chi vi dice di aspettare. Organizzate tutte le info.
Arriviamo così al secondo tipo di approccio, il vedo non vedo.
Ricordo, quand’ero bambina, mia zia che cercava lavoro. Cerchiava inserzioni su giornali, si attaccava alla cornetta di casa, e stava lì per ore. Ma oggi siamo nel 2017, e con tutta la messaggistica e le caselle email, le telefonate in alcuni casi sono qualcosa di obsoleto. Questo noi crediamo. Infatti chiamare al telefono uno studio per poter chiedere se hanno bisogno di personale può essere una tattica per trovare un canale diretto di comunicazione con chi può darvi lavoro. Ma state molto attenti: se chiamate in orario d’ufficio, al numero dell’ufficio, è molto probabile che chi sta dall’altra parte della cornetta stia lavorando, e quindi venga così disturbato dalla vostra chiamata, oppure può succedere che chi risponde al telefono non sia il titolare ma un dipendente, che non può aiutarvi, e nemmeno assumervi. Quindi valutate il rischio. Il rischio può anche pagare però.
Non ho attuato personalmente questa strategia: di solito le chiamate al telefono erano passi successivi alle email che avevano ricevuto risposta. Sono andata per gradi: prima email, poi chiamate, fino all’incontro.
Tuttavia non mi è raro sentire di alcuni che hanno intrapreso questa strada: i risultati sono statisticamente simili all’invio di mail, ma con una chiamata ti risparmi tempo, ansia e attesa per risposte che forse non arriveranno mai per mail, mentre ad una chiamata possono anche risponderti educatamente ma malamente e lì capisci.
Ovviamente questo approccio tende a funzionare in modo inversamente proporzionale alle dimensioni dell’azienda: maggiori sono queste, minori sono le possibilità di chiamare la persona giusta e farsi ascoltare. Non è che se chiamate ad un numero a caso degli uffici dell’ENI questi vi daranno retta 😉
Il terzo approccio è solo per i più spavaldi.
Più diretti di così non si può: prendete un indirizzo, un biglietto del treno, una macchina, fate una passeggiata, e suonate un campanello, presentandovi spudoratamente con un il vostro curriculum in mano. Potranno aprirvi, mandarvi via oppure farvi entrare soltanto a lasciare il curriculum. I rischi sono gli stessi dell’approccio telefonico: potreste arrivare in un momento no, in un momento in cui non c’è nessuno in ufficio o almeno nessuno a cui potete chiedere. Oppure può essere il momento giusto, e il vostro rischio verrà pagato. Paradossalmente consiglierei più questo approccio rispetto al chiamare: infatti maggiore è il rischio, ma maggiore potrà essere il guadagno in buona impressione (oppure tutto il contrario, dipende!).
In sostanza, alla fine dei conti, presentarsi col proprio faccino penso sia l’approccio migliore. Tuttavia, quando spostarsi di giorno in giorno può diventare difficoltoso, anche le mail non guastano.
A prescindere dal metodo, in bocca al lupo a tutti!
4.4 – PROGETTI ALL’ESTERO
- Progetti regionali
- Scambi Europei
- AIESEC
Ecco un’altra fonte unconventional di lavoro, all’estero, in Europa. Ogni regione italiana, grazie a fondi europei, finanzia annualmente o più volte l’anno stage in diversi stati europei. Basta portare un progetto, candidarsi, e presentarsi a dei colloqui di selezione. Se si passa quest’ultimo step, si avrà la possibilità di lavorare (retribuiti o meno, dipende da regione a regione e da progetto a progetto) dai 3 ai 6 mesi in uno stato europeo. La scorsa estate provai le selezioni per uno stage retribuito (con vitto e alloggio pagati) di 3 mesi in Irlanda: ebbene, al colloquio mi han chiesto cosa facesse un geologo….capite la situazione. Ovviamente non l’ho passato, ma non sono tutti così. Talvolta il progetto è già fissato e dovrete solo candidarvi (ma ahimè i progetti geologici sono pochi), talvolta, ANCHE SE NON LO SPECIFICANO NEL BANDO, dovrete portare voi un progetto e dovrete voi aver già preso accordi sicuri con il datore di lavoro nel paese di destinazione. Inoltre, potrebbero, per i paesi non anglofoni, chiedervi la conoscenze della lingua del paese di destinazione, talvolta con certificazione, talvolta solo con dimostrazione della conoscenza della lingua in sede di colloquio.
Ogni regione ha il proprio sito, e i progetti sono di diversa natura, vanno dall’Erasmus+ al progetto Leonardo VET.
Vi consiglio, per rimanere sempre aggiornati, di consultare la pagina relativa della vostra regione e in più il sito di Scambi Europei, ricco di opportunità (poche per geologi però, giusto alcune sull’ambiente e sulle rinnovabili), iscrivendovi anche su Facebook e LinkedIn per rimanere a conoscenza delle proposte. Altro consiglio : se conoscete o avete la possibilità di contattare qualcuno che ha già fatto le selezione, contattatelo e chiedete: vi può dare maggiori delucidazioni sul progetto e su come è strutturato il colloquio. A me l’Irlanda è rimasta qui.
Se passate, e partite per lo stage, non solo potrete fare esperienza, ma sarete anche retribuiti e sopratutto sarete all’estero, imparando meglio la lingua: un ragazzo che conosco attualmente lavora (ormai da qualche anno) dove aveva fatto lo stage attraverso questo progetto.
In aggiornamento rispetto al 2017, oggi vi posso parlare anche di un’altra possibilità per trovare stage e opportunità: l’AIESEC. In attesa di un futuro articolo dove vi illustrerò luci e ombre di questa organizzazione e dell’esperienza che ho avuto con loro, ve ne parlo brevemente qui, in quanto rientra nel “capitolo” dei progetti all’estero.
L’AIESEC è un’organizzazione esistente dal ’45 che promuove scambi internazionali di ragazzi e studenti.
Propone tre tipi diversi di percorsi:
– il Global Volounteer, per i volontariato, come andare ad insegnare inglese ai bambini in Vietnam o progetti di tipo ambientale;
– il Global Entrepeneur, per i tirocini all’estero, tendenzialmente non retribuiti, ma dipende da progetto a progetto, e i tirocini sono su diversi ambiti;
– il Global Talent, che invece si tratta di vero lavoro, retribuito e per un periodo limitato.
In tutti casi, l’AIESEC fa solo da ponte tra voi e la no-profit/azienda/società/ente/università che vi accoglierà nella vostra esperienza, controllando gli eventuali contratti di lavoro e tirocinio e gestendo le eventuali problematiche che potreste vivere all’estero…in un certo senso vi tutela. Avrete due responsabili, uno in Italia, presso il comitato nella vostra università, e uno nel paese ospitante.
Ora però veniamo al settore geologico. Con tutta franchezza, non ci sono moltissime offerte del nostro settore, ma piuttosto per studenti di scienze politiche, lingue, psicologia, giurisprudenza ed economia. Poche sono le esperienze nel settore tecnico. Ma alcune ci sono, di volontariato (un amico mi aveva parlato di un’esperienza in Thailandia nella costruzione di pozzi a scopo idropotabile) e di tirocinio (come quello che ho frequentato – settore GIS/LIDAR/Rilievi con drone, a Kiev, presso l’azienda TVIS).
Quindi basta dare un’occhiata approfondita al sito, anche solo per farvi un’idea. Se avete domande molto specifiche potete riferirvi invece al comitato dell’AIESEC presente nella vostra università, spesso hanno sede nelle facoltà umanistiche. Io mi sono mossa da sola, e solo dopo ho avuto contatto con il comitato di riferimento.
Per informazioni sull’organizzazione vai su AIESEC Italia. Per cercare opportunità vai sul sito internazionale di AIESEC e crea un tuo profilo!
4.5 – JOB FAIR, CAREER DAY E JOB MEETING : OPINIONI GEOLOGICHE
Eccoci arrivati quasi alla fine della nostra ricerca (ma non si smette mai): una buona conoscenza su come muoversi nel mondo del lavoro non può mancare degli incontri dedicati appunto al mondo del lavoro, dove potrete vedere con i vostri occhi il tumulto delle speranze in questo 2018. Si, perchè tante saranno le aziende presenti a questi incontri, che siano o meno organizzati dalla vostra università o da altre organizzazioni. La buona notizia è che lì potrete confrontarvi con esperti di risorse umane (dicesi “HR”), agenzie interinali e, raramente, aziende legate al mondo della geologia. Potrete controllare il CV o redigerlo, iscrivervi ad un’agenzia interinale, fare simulazioni di colloquio, partecipare a conferenze sul Personal Branding (come vendersi, come scrivere il CV, la Motivational Letter e la Cover Letter – non sono la stessa cosa – e come comportarsi ad un colloquio). Di solito le fiere vengono organizzate da aprile a luglio, con un picco nel mese di maggio. Ma si svolgono anche da ottobre a dicembre. Non potete trovare scuse.
Ecco alcuni riferimenti per scoprire eventi di questo tipo, organizzati non da università:
- JOBmeeting
- IOLAVORO
- SMAU
- Job&Orienta –> JOBinGreen
- Salone dell’Orientamento
- Il Salone dello Studente
- Luci sul lavoro
- Carriere internazionali
- e molti altri……
Per approfondimenti andate al LINK!
In queste fiere, e nei carreer day universitari, potrete trovare poche grosse aziende che possono darvi un lavoro da geologo, e spesso sono lì per cercare ingegneri 🙄 .
Eccone alcune:
Breve parentesi sulla Geolog: due anni fa erano presenti ad un job day, in cerca di ingegneri. Il recruiter al banchetto era un geologo: chiaramente ci hanno detto che non cercano geologi, e che non volevano il curriculum di geologi, non serviva. Ora, dipenderà dal recruiter, ma preparatevi psicologicamente a dei possibili NO.
Ora però vorrei fare un ultimo focus sulle fiere del lavoro PER GEOLOGI. Si avete capito bene, si contano su metà mano, sono ogni tot di anni, ma ci sono. Eccone alcune:
– OMC : a Ravenna, per il mondo Oil & Gas, talvolta organizzano degli sportelli per la ricerca di lavoro;
– Sapete il francese? Se sì andate a dare un’occhiata qui http://www.geologia.fr
– EAGE Conference & Exhibition : in Europa, si svolge nel mese di giugno (quest’anno a Copenaghen tra il 11 e il 14 giugno, la prossima sarà a Londra tra il 3 e il 6 giugno 2019); si focalizza sulla Geofisica e sull’Oil & Gas, ma in realtà offre opportunità anche di altre genere geologico; viene organizzato un Job fair mirato ai neolaureati, dove trovare opportunità internazionali.
Bene, dopo questa carrellata di info, vi saluto ! Ci rivedremo con la prossima puntata, parlando di Personal Branding, Garanzia Giovani, corsi, lingue e del fatidico colloquio.
Buona ricerca geologi allo sbaraglio!